Narduccio de Mevania, figlio di un sensale di canapa, tanto superò il padre da divenire un grande negoziatore e fare compagnia con i genovesi e i veneziani che si avventuravano nelle regioni dell'Africa del Nord ed in Oriente. Molte volte compì questi viaggi e conobbe genti estranee, fra cui il ricco mercante egiziano Ahmed Al-Hassan, con il quale divenne assai familiare e che una volta condusse fino a Mevania. Ahmed, uomo generoso e di parola sciolta, omaggiò la città con spezie sopraffine e deliziò i suoi abitanti con i racconti fantastici della sua terra:
"Nel luogo dove il Nilo penetra in Egitto, la gente abituata a questo lavoro getta le reti spiegate nel fiume, e quando la mattina le tira su vi trova derrate preziose che vengono portate nel paese: zenzero, cannella, noce moscata, pepe, legno di aloe e chiodi di garofano. SI dice che queste spezie vengano dal paradiso terrestre, ma in verità arrivano dall'Asia e dall'Africa grazie agli intrepidi mercanti che compiono viaggi pericolosi e senza fine...".